I cechi, a capo dell’Unione Europea, intendono spingere per un ulteriore sostegno all’Ucraina, afferma Lipavsky

Secondo lui, il tema della guerra in Ucraina e del sostegno a Kiev sarà al centro di una serie di eventi della Presidenza ceca.

I ministri oggi hanno parlato, tra l’altro, dell’opportunità di ottenere lo status di candidato all’adesione dell’Ucraina al blocco europeo alla luce dell’invasione russa in corso. Prima dell’incontro, il capo della diplomazia dell’UE Josep Borrell ha dichiarato di non essere a conoscenza di alcuna obiezione da parte dei paesi dell’UE. Lipavský guarda anche alle possibilità di approvazione unanime del vertice con ottimismo, soprattutto perché tale mossa è stata sostenuta la scorsa settimana dai leader di Francia, Germania e Italia durante una visita a Kiev.

“Vedo che la guerra sta continuando e che anche i partner occidentali capiscono che deve succedere qualcosa. Che devono prendere provvedimenti se l’UE non perde credibilità agli occhi dell’Ucraina”, ha affermato Lipavsky. Tuttavia, allo stesso tempo, non vuole prevedere se Kiev otterrà l’approvazione dai capi dei 27 Stati dell’UE. La Commissione europea ha raccomandato di concedere lo status di candidato all’Ucraina e alla Moldova venerdì scorso e oggi, ad esempio, il ministro degli Esteri olandese Wopke Hoekstra, il cui Paese è uno dei più scettici, ha parlato a favore.

Secondo Lipavsk, l’approvazione della candidatura potrebbe essere una pietra miliare in relazione all’UE, ma sarà necessario un ulteriore lavoro, che coinvolgerà la presidenza ceca per sei mesi. Partirà ufficialmente il 1 luglio.

“È molto importante sostenere ulteriormente l’Ucraina per contenere la guerra che la Russia sta conducendo contro di essa ed è necessario continuare le attività umanitarie”, ha affermato Lipavsky. I paesi dell’UE intendono fornire meglio a Kiev le armi necessarie per respingere gli attacchi russi nell’est e nel sud del paese o per contribuire a finanziare gli acuti bisogni dello Stato ucraino. Inoltre, i cechi, insieme a molti altri paesi, stanno cercando di convincere l’UE a stanziare fondi aggiuntivi per prendersi cura dei rifugiati ucraini.

Franco Fontana

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