ELAS: Arresto di membri di una rete internazionale che commercia documenti di viaggio falsi

Per questo caso specifico, EL.AS. mantiene la cooperazione con Europol, mentre è stato chiamato un esperto speciale, che assisterà le indagini con l’unità mobile di analisi dei dati.

La polizia di EL.AS ha arrestato un pachistano. durante l’operazione coordinata svolta giovedì scorso, 24 novembre, nell’area di Omonia, dal Dipartimento Gestione Immigrazione della Direzione Stranieri dell’Attica. Gli uomini arrestati sono accusati di possedere un gran numero di passaporti e documenti di viaggio di terzi e di facilitare l’ingresso e l’uscita di stranieri dalla Grecia.

Secondo EL.AS., al fine di indagare sul giro di contraffazione di documenti di viaggio con l’obiettivo di facilitare la promozione illegale degli immigrati e la loro legalizzazione nei paesi dell’Unione Europea, sono stati identificati e trovati i pakistani che avevano sviluppato una cooperazione con il giro. .

In particolare, gli stranieri preparavano falsi, nonché documenti di terzi di dubbia autenticità e li inviavano in massa in Italia, Spagna, Portogallo e Austria. A tal fine opera nella sua abitazione, ad Omonia, un laboratorio per la preparazione di documenti falsi, mentre allo stesso tempo dispone di un gran numero di documenti disponibili per la vendita.

L’imputato, al fine di coprire le sue attività illecite, ha utilizzato i dati del mittente per la consegna dei suddetti plichi che contenevano documenti contraffatti o di terzi, dati di terzi, “persone di paglia” o dettagli dei documenti falsi da lui realizzati. se stesso. Ancora più complicata è la gestione delle rimesse per il pagamento dei documenti di viaggio tramite una società di portavalori. In particolare, utilizzando documenti illegali, ha ricevuto, in nome della banda, trasferimenti di denaro da società di corrieri di denaro, da complici provenienti da diverse parti degli Stati Uniti.

Combinando l’utilizzo di diversi elementi di un mittente del pacco – rimesse ricevute, destinazioni diverse – destinatari del pacchetto (paesi UE) e diversi mittenti di denaro (USA), è stata deliberatamente creata una rete labirintica di distribuzione di documenti e flussi finanziari, che rende difficile rivelare attività criminali.

Come si evince dalle indagini della polizia, negli ultimi due mesi l’indagato ha scambiato più di 33 pacchi postali.

Dalla perquisizione condotta a casa dello straniero, rinvenuti e sequestrati: 77 permessi di soggiorno (Italia, Belgio, Portogallo, Svezia e Grecia), 5 passaporti pakistani e indiani, 3 visti consolari (visto italiano, canadese), 3 patenti greche.

L’imputato aveva realizzato per sé tre tipi di documenti contraffatti con dettagli diversi contenenti una sua foto, che ha utilizzato caso per caso per trasportare i pacchi, mentre i suoi complici all’estero sono stati individuati e ricercati.

Va notato che, per questo caso particolare, ELAS sta mantenendo la cooperazione con Europol, mentre è stato chiamato un esperto speciale, che assisterà nelle indagini con l’unità mobile di analisi dei dati. Il caso è stato svolto nell’ambito dell’attuazione del Piano Operativo Nazionale e nell’ambito dell’azione 2.2 del programma EMPACT per il contrasto alla promozione illegale dei migranti e faceva parte dell’azione operativa denominata in codice “op Parcel Safe”, che è stata realizzata in collaborazione con Europol.

La persona arrestata è stata portata davanti alla Procura della Repubblica di Atene.

Fonte: skai.gr

Xaviera Violante

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