Chi può ricevere gli 850 euro mensili dell’Inps: requisiti per accedere al bonus

L’INPS mette a disposizione un bonus di 850 euro mensile, ecco a chi spetta e come fare per ottenerlo.

E’ raro trovare qualcuno che non abbia problemi economici e che fatichi a far quadrare i conti ogni mese, anche semplicemente nella gestione di quelle spese che possono essere considerate di normale amministrazione. La situazione non può che peggiorare se ogni mese si devono mettere da parte soldi per mutuo o affitto o addirittura dovessero esserci delle emergenze che non erano state preventivate.

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Avere un bonus di 850 euro al mese dall’INPS può essere un sostegno importante – Canale3toscana.it

E’ proprio per questo che poter ricere un sostegno, anche piuttosto sostanzioso, ogni mese, che può prevedere un assegno di 850 può essere provvidenziale. A erogarlo è l’INPS, che concede questa somma solo se in possesso di determinati requisiti, è bene quindi sapere di quali si tratta per poter sapere se si rientra tra gli aventi diritto.

A chi spetta il bonus da 850 euro dell’INPS: come fare per averlo

L’idea di poter ricevere un bonus da 850 euro al mese erogato dall’INPS può permettere a molti di tirare una boccata d’ossigeno, oltre a essere la dimostrazione di come le istituzioni siano attente a dare un aiuto ai cittadini in difficoltà. Come è facile immaginare, non è automatico, ma solo a chi rientra in determinate categorie.

Questo è quello che viene definito “bonus anziani” ed è erogato in via sperimentale nel biennio 2025/2026 e con assorbimento dell’indennità di accompagnamento e delle prestazioni fornite dalle Agenzie di Tutela della Salute (ATS). Si punta grazie a questo indennizzo a dare un sostegno alle spese che devono essere sostenute per chi ha la necessità di assumere badanti o deve garantire cure e assistenza a un anziano non autosufficiente.

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A erogare il bonus è l’INPS – ANSA – Canale3toscana.it

L’ente di previdenza aveva già spiegato tempo fa in un apposito messaggio quali fossero le condizioni da rispettare per ricevere il bonus:

  • avere almeno 80 anni di età;
  • titolarità dell’indennità di accompagnamento o presenza dei requisiti per ottenerla;
  • valore ISEE sociosanitario ordinario, e in corso di validità, non superiore a 6.000 euro;
  • livello di bisogno assistenziale gravissimo.

Si tratta comunque di una misura reversibile, per questo chi lo desidera può rinunciarci e continuare a ricevere l’indennità di accompagnamento. Anche in questo caso non si tratta però di una decisione automatica, è necessario presentare richiesta all’INPS con l’applicativo disponibile sul portale.

Una volta presentata la domanda, sono previsti dei controlli da parte dell’Istituto per accertarsi che davvero si sia in possesso dei requisiti indicati. Se non dovessero essere riscontrate anomalie, sarà possibile notare la presa in carico della domanda e l’inoltro della richiesta alla Commissione Medico Legale Inps per l’individuazione del livello assistenziale gravissimo. Si arriverà poi all’invio alla struttura territoriale competente nei casi di insussistenza di uno o più requisiti.

Sono previste per l’erogazione due diverse quote:

  • una quota fissa corrispondente all’indennità di accompagnamento, versata in base alle modalità già in uso;
  • una quota integrativa definita “assegno di assistenza”, per un ammontare oggi pari a 850 euro mensili, versata con uno specifico pagamento predisposto dall’iter automatizzato della piattaforma “Prestazione Universale”.

Chi lo ritenesse necessario può utilizzare la quota integrativa per stipendiare lavoratrici e lavoratori domestici con compiti di assistenza all’anziano non autosufficiente, operativi per almeno 15 ore settimanali, oppure per comprare servizi destinati al lavoro di cura e assistenza (ad es. servizi di lavanderia, di accompagnamento a visite ecc.), forniti da imprese e professionisti qualificati nell’area dell’assistenza sociale non residenziale.

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