Avere la possibilità di ricevere un bonus da 1.200 euro dal datore di lavoro può rappresentare una boccata di ossigeno per molti, è bene verificare se è davvero arrivato.
È purtroppo davvero raro trovare qualcuno che in questo periodo che non sia in difficoltà economica e che non arrivi con apprensione alla fine del mese perché non riesce a gestire tutte le spese a cui deve far fronte. Tutto questo è certamente frutto di stipendi che non sono al passo con l’aumento del costo della vita, che riguarda un po’ tutti i settori, portando in alcune occasioni anche ad avere debiti che può essere complesso saldare. Fortunatamente ora è possibile sfruttare quella che può essere considerata una vera boccata d’ossigeno, un bonus da 1.200 euro, che può essere concesso direttamente dal datore di lavoro e che può consentire di sentirsi finalmente più tranquilli.

Una cifra del genere per alcuni rappresenta quasi un sogno, visto che purtroppo sono in tanti a non raggiungere nemmeno questa quota con il salario che percepiscono, a volte senza avere nemmeno molte garanzie per il futuro se hanno un contratto che è vicino ala scadenza. È bene quindi sapere se si possa rientrare tra i possibili beneficiari, così da muoversi se non dovesse essere stato erogato e far valere i propri diritti.
Come funziona il bonus da 1.200 euro e chi ne ha diritto
Sapere di poter ricevere un bonus da 1.200 euro può essere provvidenziale per molti, anche se è evidentemente necessario essere in possesso di alcuni requisiti ben precisi per ottenerlo. Si tratta di una misura nota anche come Bonus Irpef 2025 e che è pensata come un sostegno dei lavoratori che hanno redditi più bassi per poterli aiutare a far fronte alle spese di normale amministrazioni, ma che non tutti riescono a gestire nel modo migliore.
Il contributo risale al 2014 dall’allora premier Matteo Renzi e ha poi subito qualche modifica nel 2020, ma continua a essere ancora disponibile. A poterlo ottenere sono i lavoratori dipendenti che hanno redditi annui tra i 12.000 e i 28.000 euro, che potranno avere quanto spetta direttamente in busta paga, senza fare alcuna richiesta specifica.

È però importante precisare che la cifra non verrà concessa in un’unica soluzione, ma dilazionata mese per mese, quindi 100 euro al mese per arrivare quindi all’importo complessivo nell’arco di un anno. Il bonus da 1.200 euro si rivolge in modo particolare ad alcune categorie di lavoratori, con un’attenzione particolare a chi si ritiene possa averne l’esigenza, ovvero lavoratori dipendenti, stagisti, tirocinanti, collaboratori a progetto, lavoratori socialmente utili, nonché disoccupati che percepiscono indennità NASpI o DIS-COL. A loro possono aggiungersi le persone che sono in congedo di maternità e paternità, a conferma di come il governo sia convinto sia fondamentale non lasciare solo anche chi sta vivendo questa fase così importante della propria vita.

La cifra percepita è comunque progressiva e varia in base al reddito annuo del lavoratore. Per i redditi fino a 15.000 euro, il bonus è di 100 euro al mese, per un totale di 1.200 euro all’anno. Nel caso delle persone che hanno invece un reddito tra 15.000 e 28.000 euro l’anno, invece, si scende progressivamente per ogni euro guadagnato oltre i 15.000 euro, fino ad azzerarsi al superamento della soglia di 28.000 euro. Non si tratta di una mossa casuale, ma volta proprio a pensare in maniera specifica a chi ha guadagni più bassi e potrebbe quindi avere maggiori necessità.
L’accredito è in busta paga, chi non dovesse riceverlo può richiederlo tramite la dichiarazione dei redditi annuale, compilando il modello 730. Qualora ci fossero problemi per l’accredito, è possibile consultare il proprio responsabile o un consulente fiscale.