Di Giorgio Lampiris
Più vicino all’obiettivo di creare 100 negozi nella regione greca è Pet City, che dall’anno scorso è di proprietà di BC Partners, acquisendone la quota di maggioranza. Società commerciale di prodotti per animali completamente solida dal punto di vista finanziario che mantiene il suo limite di credito a responsabilità zero nei confronti delle banche, ricordiamo che si è fusa con la filiale Zorba Sarl degli interessi di BC Partners, ed è attualmente riuscita a superare la soglia di 90 negozi su tutto il territorio nazionale. .
È in costruzione un nuovo centro logistico: 13 nuovi negozi nel 2022
Durante questo periodo, infatti, erano in pieno svolgimento i lavori per la costruzione del proprio centro logistico in Attica, la cui precostruzione è stata effettuata dalla società Asprokat. L’obiettivo dell’azienda attraverso questo passaggio è quello di soddisfare le esigenze di approvvigionamento della propria rete di negozi in continua espansione, che ha continuato ad espandersi negli ultimi tempi. I piani dell’azienda per il 2022 sono di aprire 20 nuovi negozi, mentre finora ha aperto un nuovo punto vendita a Moschato, due negozi ad Acharnes, un negozio a Kypseli, in Alexandras Avenue, ad Ampelokipis e precisamente anche in Kifissias Avenue. come in via Michalakopoulou. Ad oggi sono stati aperti complessivamente 13 nuovi negozi. Con questi negozi, il numero totale di negozi della catena ad oggi è di 89, mentre ricordiamo che l’obiettivo iniziale dell’azienda nel 2022 era quello di arrivare a 96, mentre a fine 2021 il numero totale di negozi sarà 76.
Fatturato stimato quest’anno a 53 milioni di euro
Le aspettative dell’azienda quest’anno sono di aumentare il proprio fatturato del 5% rispetto al 2021, in modo che il suo fatturato raggiunga i 50,74 milioni di euro rispetto ai 45,67 milioni di euro del 2020. Ciò significa che il fatturato dell’azienda quest’anno raggiungerà, secondo i dati, i 53 milioni di euro. e i nuovi punti vendita lanciati, come dimostrano i suoi resoconti finanziari. Va tuttavia notato che lo sviluppo della redditività dell’azienda quest’anno è stato influenzato dall’aumento dei prezzi dei beni e dall’impennata dei prezzi dell’energia. Nonostante nell’ultimo anno l’azienda non abbia effettuato alcuna rivalutazione dei prodotti e a causa dell’aumento dei prezzi dei beni scambiati e dell’energia, l’azienda è stata costretta a farlo dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, considerato che Russia e Ucraina sono i principali produttori di materie prime utilizzate negli alimenti e nei mangimi. In ogni caso e nonostante la crescente intensità di materie prime ed energia, il management di Pet City prevede per quest’anno che la sua redditività raggiunga lo stesso livello del 2021. Va notato che l’utile netto al netto delle imposte nell’ultimo anno fiscale è stato del 6,2 milioni di euro rispetto a 5,5 milioni di euro nel 2020.
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